La Chiesa Parrocchiale

La parrocchia di San Filippo Neri viene eretta con decreto arcivescovile, dall’allora arcivescovo Montini il 23 luglio del 1960, individuando nel sacerdote don Piero Uggeri il suo primo Prevosto Parroco.

 

Nei primi anni la parrocchia, pur essendo istituita non aveva una propria chiesa: le celebrazioni avvenivano in una “baracca” (così era chiamata), un prefabbricato allestito in via Cerkovo. II cardinale Montini si era fatto promotore, fin dal 1961, di un importante progetto: sostenere il grande sviluppo urbanistico di Milano, in anni di crescita straordinaria, con un parallelo supporto spirituale, facente capo a nuove chiese e nuove parrocchie. Anche la nostra chiesa parrocchiale rientrava nel “piano Montini”: Ventidue chiese per ventidue concili.
La sua progettazione architettonica porta due firme: arch. Magnaghi e arch. Terzaghi.

 

Un primo disegno, che figura per alcuni anni come frontespizio del Bollettino parrocchiale, prevedeva un edificio a struttura esagonale, con un muro perimetrale in vetrocemento e dotato di campanile, che si innalzava sul retro della chiesa. Il progetto, successivamente fu modificato in alcune parti, con la rinuncia al vetrocemento come rivestimento perimetrale (ad eccezione di una lunga striscia che illumina tuttora la cappella feriale) e con la rinuncia al campanile.

 

La struttura esagonale dell’edificio, presente nel progetto originario, venne mantenuta. Si tratta di una struttura decisamente innovativa rispetto alla tradizione, frutto di un ripensamento dell’attività liturgica nel contesto di un quartiere residenziale.
Essa riflette l’esigenza di rendere corale la partecipazione dell’assemblea, creando a questo scopo un grande spazio centrale, il cui punto focale coincide con l’altare posto al centro dell’aula.
Anche gli spazi aggiuntivi, quelli delle cappelle e della sacrestia, hanno una struttura esagonale, e la loro collocazione è volutamente sfuggente, quasi “centrifugata”, nel corpo complessivo, per non togliere importanza allo spazio centrale destinato all’assemblea.

 

L’esagono, inoltre, rinvia a un concetto teologico: i sei giorni della creazione divina. Lo spazio della chiesa si configura quindi come ambito in cui si raccoglie la concreta vita degli uomini, che si riuniscono per offrire a Dio il proprio ringraziamento per la vita e per accogliere la benedizione celeste sulla propria fatica quotidiana.
Le sei cupole trasparenti del soffitto, mentre lasciano passare la luce dall’alto, rappresentano un suggestivo contatto con il cielo, a significare che, con l’incarnazione, Dio è sempre in mezzo al suo popolo, condivide la sua vita.
La prima pietra della chiesa di S. Filippo neri fu posata nel 1961, in via Bovisasca 154, in un’area fabbricabile ceduta dalla Società Montecatini al Comitato Nuovi Templi, che ne finanziò la prima fase di costruzione consegnando alla parrocchia l’edificio rustico e la casa canonica già nell’estate del 1962.
Occorreranno tuttavia diversi anni per portare a termine i lavori.

 

La costruzione prosegui a spese dei parrocchiani, con l’onerosa attuazione delle finiture, dei servizi e degli arredi interni e si concluse nel 1967 anna della Consacrazione.
La chiesa fu inaugurata nel 1964 con la celebrazione della prima S. Messa nel giorno di Pasqua, il 26 aprile. Mancava ancora il pavimento, ma l’edificio era gremito di gente, raccolta in un genuino e corale spirito di preghiera.

 

L’artista Roberto Aloi fu incaricato dello studio dell’altare maggiore: realizzò per esso una mensa con una copertura anteriore in rame sfalzato e dorato. Lo stesso artista diede vita anche alle 14 vetrate che raffigurano le stazioni della via cricis.
La consacrazione solenne avvenne venerdì 26 maggio 1967, giorno della festa del patrono, alle ore 20.30, alla presenza del cardinale Giovanni Colombo, in un clima di grande commozione e festosità, con un intenso coinvolgimento di fede da parte di tutta la comunità.

 

Dopo il concilio la riforma liturgica richiese una parziale revisione degli spazi dell’altare maggiore che venne modificato. In modo particolare il tabernacolo, precedentemente collocato sulla mensa dell’altare centrale (cosa che consentiva già la celebrazione coram populum prima del concilio) fu traslato nella cappella feriale, creando così uno spazio riservato alla preghiera personale più raccolto. Furono aggiunti poi l’ambone e la sede dello stesso materiale marmoreo della nuova mensa.

 

Alla morte del parroco fondatore don Piero Uggeri, avvenuta il 5 aprile 1984, in ottemperanza alle sue disposizioni testamentarie e come previsto dalle norme, la cappella laterale prima dedicata al Sacro Cuore ospitò la tomba di don Piero e divenne luogo anche per il ricordo e la commemorazione dei fedeli defunti della parrocchia.

 

ELENCO DEI PREVOSTI PARROCI
Don Piero Uggeri: dal 1960 al 1984
Don Adrio Cappelletti: dal 1984 al 1996
Don Enzo Zago: dal 1996 al 2007
Don Francesco Palumbo: dal 2007 al 2010
Don Denis Mario Piccinato: dal 2007 al 2019
Don Ivan Bellini: dal 2019

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