IL NUOVO TABERNACOLO

L’esigenza del tabernacolo nasce dal fatto che quello provvisorio precedente, non poteva offrire all’Eucaristia una custodia consona. Era stato pensato come tabernacolo “di servizio” quando, rimuovendo il l’ originale che si trovava collocato sulla mensa, fu allestito un tabernacolo ufficiale nella cappella feriale: e lì ancora è presente. Per consentire una più facile accesso all’Eucaristia nelle messe domenicali fu collocato un piccolo tabernacolo “di servizio” sul tavolino di vetro che abbiamo visto per tanti anni. Non usando più poi la cappella feriale, paradossalmente quest’ultimo divenne definitivo.

Con il permesso della curia il nuovo tabernacolo riprende elementi architettonici legati alla storia della chiesa ed è integrato con il resto.

La base, una colonna in marmo rosso è coerente con lo stesso colore della mensa, della sede e dell’ambone, che risalgono all’intervento di don Adrio, quando fu rivisto l’altare maggiore per adeguarlo alla riforma liturgica del concilio.

La custodia eucaristica è ottenuta utilizzando come porta il pezzo centrale di uno dei paliotti dell’altare originale della chiesa: come si può evincere, le due parti rimanenti, che ritraggono gli apostoli, sono stati collocati ai lati della sede: la croce in malachite verde che spicca sul rame dorato della porta indica la speranza a cui l’Eucaristia apre la strada.

Nelle feste importanti dell’anno, come avvenuto a Natale, davanti alla mensa sarà collocato il paliotto “fratello” di quello usato per il tabernacolo, che ritrae gli evangelisti.

Il tabernacolo è stato realizzato dalla ditta Franco Blumer di Bergamo; la realizzazione muraria è stata eseguita dalla ditta Mosconi con la supervisione dell’architetto Laura Vignati.

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